Ecco un modo simpatico per un bel secondo di carne saporito, di stagione, con contorno compreso. La verza, facendo parte della stessa famiglia, ha le stesse proprietà benefiche del cavolo. E’ fatta a foglie molto grandi, ed è per questo che si presta a ricette del genere. Abbiamo sbollentato le foglie di verza intere, e imbottite con impasto tipo polpetta, le abbiamo arrotolate e passate in forno, poi gratinate con del bel provolone. Un secondo davvero da leccarsi i baffi. Vediamo come prepararlo.
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4 foglie di verza
200 gr di macinato di manzo
80 gr di pane raffermo
1 uovo
qb di provolone
qb di olio -
tempo: 1 ora
difficoltà: facile
costo: basso
Anzitutto immergiamo in acqua bollente le foglie di verza intere, una alla volta, pochi secondi, solo fin quando non diventano morbide da poter essere lavorate. Appoggiamole una alla volta su un foglio di carta forno, in attesa di terminare tutte quelle che dobbiamo preparare.
Prepariamo l’impasto mescolando la carne, il pane raffermo bagnato e strizzato, l’uovo ed il provolone, che io ho grattugiato grossolanamente. Mettiamo un po’ di impasto su ogni foglia, lasciando spazio ai bordi.
Saliamo e arrotoliamo nel senso della lunghezza, fino ad ottenere il nostro involtino. Lo spazio vuoto che resterà ai bordi ci servirà per chiuderlo.
Prendiamo le estremità e pieghiamole al di sotto dell’involtino, questa parte sarà quella d’appoggio nella teglia del forno che abbiamo scelto.
Mettiamole nella teglia, su carta da forno, condiamo con dell’olio e un dito di acqua, in modo che nella prima fase di cottura, possiamo stufarle.
Lasciamo la carta forno fuori dai bordi, in modo che dopo possiamo chiuderla sulle verze, e poi ancora mettere un foglio di carta argento. Cuociamole così la prima mezz’ora a duecento gradi.
Trascorso questo tempo, togliamo la carta e lasciamo ancora in forno per un ventina di minuti. Giusto prima di terminare la cottura, stendiamo delle fette di provolone e lasciamole sciogliere in forno prima dì servire.
Non lo dite a nessuno: per gli amanti dei piatti un po’ “pasticciati”, non guasterebbe condirle con un po’ di besciamelle.