Oggi vi racconteremo la storia delle linguine al grigio di seppia.
La nascita di questa ricetta rende attendibili svariati proverbi ai quali, nella vita quotidiana, ci riesce difficile credere. Ne snocciolo solo due, ‘ogni impedimento è giovamento’ e ‘ non tutto il male viene per nuocere’. Forse assaggiare questa ricetta squisita ci aiuterà ad affrontare con una visione più ottimistica le nostre piccole ambasce quotidiane. E’ iniziato tutto con un cassettino di seppioline fresche fresche che il pescivendolo ci aveva messo da parte. Ebbene, non avendole pulite è toccato a noi l’ingrato compito. La statistica ha voluto che nella marea di seppioline da pulire sia sfuggita una vescica con il nero di seppia, finita per direttissima nel sugo. E così il nostro Gianni, dal suo angolo, ha sperimentato questa nuova pasta. Con tutto il sapore intenso del nero di seppia, ma nella quantità giusta perché il colore non infici i nostri rapporti sociali stabilendosi sui nostri denti.
Vediamo come preparare le nostre linguine al grigio di seppia.
Ingredienti per 4 persone:
320 gr di linguine (possibilmente di gragnano)
Qb di pan grattato prezzemolo e zeste di limone
Qb di aglio e olio
500 gr di seppioline fresche e una vescica di nero
Difficoltà: facile
Tempo: 20 min
Costo: medio
LINGUINE AL GRIGIO DI SEPPIA
Soffriggiamo aglio olio e inseriamo le seppioline, con la vescica di inchiostro, cuocendole brevemente, poiché quelle piccole non sono molto coriacee.
Cuociamo le linguine e mettiamole con un po’ d’acqua nel fondo di seppie per la mantecatura finale.
Prepariamo il pan grattato con il prezzemolo e le zeste di limone e mantechiamo fuori dal fuoco, aggiungendo dell’acqua di cottura della pasta per mantenere il fondo fluido.
Non lo dite a nessuno:
invece delle zeste di limone un bel trito di pistacchi non guasterebbe affatto.