Oggi vi parleremo di sua maestà salsiccia e friarielli.
La ricetta salsicce e friarielli, e già. Cari amici, nonostante noi di Pensieri e Fornelli, che poi siamo solo due, ma ben assortiti, solo che “noi di Pensieri e Fornelli” fa molto cool, amiamo rivisitare piatti della tradizione e proporre sempre novità. In questo caso, però, non possiamo rivisitare ed è doveroso postare la regina delle ricette napoletane in tutto il suo splendore. I friarielli napoletani altro non sono che una specie particolare dei broccoli di rapa, che cresce nelle nostre zone e ha un retrogusto leggermente più amaro degli altri broccoli. Se non riuscite a reperirli dalle vostre parti, i classici broccoli di rapa possono essere preparati allo stesso modo, seguendo la ricetta napoletana.
Il passo più importante della ricetta salsiccia e friarielli è certamente come cucinare la salsiccia. La salsiccia in padella ha bisogno di una cottura accurata, discretamente lunga, che la renda morbida e succosa. Le salsicce (vi chiedete se si scrive salsicce o salsiccie? Pure io, ho controllato ora sul Treccani, si scrive “salsicce”) sono tutte buone, di qualsiasi regione o, addirittura, nazionalità. Chi mi segue ha ormai capito che quello che mi preme maggiormente, nella vita in generale, è la tolleranza. Le salsicce napoletane sono dette “a punta di coltello”, cioè la carne contenuta nel sacco non è macinata, come in molte altre parti d’Italia, ma tagliata al coltello in pezzi grossolani, impastata con vino, più raramente semi di finocchietto, e insaccata.
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1,5 kg di friarielli (o broccoli) puliti
12 salsicce di suino
1 spicchio d’aglio
1 peperoncino -
Tempo: 1 h
Difficoltà: facile
Costo: medio
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I friarielli Napoletani come cucinarli
Anzitutto laviamo molto bene i friarielli o i broccoli. Scoliamo i broccoletti napoletani leggermente e mettiamoli in un soffritto di aglio tritato, al quale abbiamo eliminato l’anima,
Quando l’aglio sarà leggermente dorato, aggiungiamo i broccoli, saliamoli, abbassiamo il fuoco al minimo, copriamoli con un coperchio.
Lasciamo che si stufino fino a quando l’acqua di vegetazione non sarà completamente seccata, e risulteranno morbidissimi.
Intanto occupiamoci delle salsicce. Aggiungiamo, in una padella, un filo d’olio. Ne occorre davvero poco, le salsicce sono grasse per definizione. Se formano un unico pezzo attraverso lo spago, dividiamole, sarà più facile girarle in seguito.
A questo punto, aggiungiamo acqua, tanta quanta ne basta perché le salsicce siano quasi totalmente ricoperte. Noi, a Napoli, le salsicce le cuociamo con il procedimento inverso, rispetto alle altre carni, cioè le rosoliamo alla fine. Potete, se vi piace, aggiungere nell’acqua di cottura una foglia di alloro fresco o secco.
Mettiamo la padella sul fuoco, moderato. L’acqua prenderà il bollore e cuocerà le salsicce quasi interamente, senza che ci sia la necessità di girarle. Quando l’acqua si sarà completamente seccata (occorreranno circa 20’) lasciamo che rosolino dal lato in cui si trovano, poi giriamole e rosoliamole anche dall’altro lato.
Quando saranno uniformemente colorite, aggiungiamole ai friarielli ormai cotti.
Mescoliamo bene in modo che i friarielli le avvolgano, lasciamo insaporire almeno qualche minuto prima di servire (comunque sempre meglio lasciale lì per qualche ora). Spegniamo il fuoco.
Non lo dite a nessuno: un po’ di impasto di pizza e qualche cubetto di provola ad avvolgere questa meraviglia e abbiamo un buonissimo panuozzo salsiccia e friarielli.