In quelle sere d’inverno in cui cerco un guizzo che scuota la routine, mi viene in mente che tutte le emozioni passano per lo stomaco. Allora essendo troppo tardi per andare a cenare fuori (il restauro improvviso di me stessa porterebbe via troppo tempo), apro il frigo e vedo cosa ha da offrirmi, per il mio repentino strappo alla dieta. Eccolo lì, il guanciale avanzato, così come quei due cucchiai di ricotta di cestino. L’impeto romanesco sussulta (e tutte le strade portano a Roma). Uno spaghetto alla chitarra è quello che ci vuole. Semplicissimo, veloce, dal gusto intenso. Un bel bicchiere di vino rosso e poi un letto caldo che mi aspetta. La felicità è un attimo. Un gustoso attimo.
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160 gr di spaghetti alla chitarra
qb di guanciale di maiale
2 cucchiai di ricotta di cestino
2 cucchiai di pecorino romano grattugiato
1 noce di burro
qb di pepe di mulinello -
tempo: 20 minuti
difficoltà: bassa
costo: basso
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L’importante di questa semplicissima ricetta, è diluire la ricotta con l’acqua di cottura della pasta, in modo da ottenere una crema leggera, che avvolga la pasta senza sopraffarla. Tagliamo il guanciale e abbrustoliamolo in padella, senza aggiungere condimenti, con il calore il grasso si scioglierà rendendo superflua l’aggiunta di altri grassi.
Fermiamoci quando sarà croccante e dorato. Spegniamo il fuoco e mettiamo la ricotta in padella, con il pepe di mulinello, abbondante mi raccomando, e aspettiamo che gli spaghetti siano al dente.
Quando la pasta sarà cotta mettiamola nel fondo e aggiungiamo la noce di burro. Questa operazione va fatta tutta a fuoco spento. Con un mestolo, mantechiamo la pasta aggiustando con l’acqua di cottura, fino a che la ricotta non sarà una crema leggera che avvolga completamente la pasta.
Aggiungiamo il pecorino, se occorre ancora un po’ di acqua. Lasciamo insaporire qualche minuto e poi serviamo.
Non lo dite a nessuno: quando l’acqua di cottura è una componente importante del fondo, tiriamo su la pasta un pelino più al dente del necessario. Durante la mantecatura la pasta assorbirà l’acqua e si ammorbidirà.