E’ un piatto tipico della tradizione cilentana, di cui mi sono innamorata qualche settimana fa in un’osteria tipica. Veramente eccezionale. Ho dato un sguardo in giro, e come tutte le ricette tipiche, ci sono molti pareri discordanti, soprattutto sugli ingredienti. Verdure di campo, per lo più. Un po’ di patata ad assorbire sugo e sapore, cottura lunga fino a risultare “ripassata”, strinta per l’appunto. Una delizia che mi ha preso. E allora mi sono detta, “più scuro della mezzanotte non può fare”, come si dice a Napoli, e mi sono affidata alle sensazioni che ho provato per rifarla. In alcune ricette che ho visto in giro c’era la cipolla. In quella che ho mangiato io assolutamente no. E dal momento che penso di non poterne magiare una migliore, mi sono attenuta. E devo dire che ho centrato l’obiettivo. Per le verdure, seguite un po’ il vostro gusto, ma sulle patate non lesinate, danno veramente un tocco in più.
Vediamo come fare
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200 gr di cicoria
200 gr di broccoli neri
200 gr di cardo
200 gr di bieta
1 cavolo verde
quattro patate medie
1 spicchio di aglio
olio evo qb
peperoncino qb -
tempo: 60 minuti
difficoltà: facile
costo: medio
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Anzitutto puliamo e laviamo le verdure, togliamo il gambo dal cavolo verde, della cicoria prendiamo solo le foglie, cos’ come dei broccoli, tagliamo il cardo a pezzetti e laviamo tutto accuratamente. Facciamo bollire in acqua tutto insieme per pochi minuti, giusto per eliminare l’amaro della cicoria e dei broccoli. Intanto tagliamo le patate grossolanamente ed abbastanza grandi.
Soffriggiamo aglio e olio e poi mettiamo le patate, facciamole rosolare leggermente
Aggiungiamo poi le verdure, abbassiamo il fuoco e copriamo con un coperchio, dovranno stufare a lungo, fino a diventare quasi scioglievoli (la cottura durerà minimo 1 ora), insieme alle patate. Durante la cottura aggiustiamo di sale e peperoncino, se lo gradiamo. Verifichiamo se serva altro olio mentre le verdure stufano, dobbiamo essere un po’ generosi.
La nostra minestra è pronta quando le verdure sono tenerissime, le patate fondenti, e non c’è più acqua di vegetazione, risulterà quindi ripassata, bella stretta, come il nome ci impone.
Non lo dite a nessuno: un tocco in più sono dei bei pezzettini di pane fritto, da aggiungere negli ultimi 5 minuti di cottura nella minestra.